1- Adiposità localizzata (AL) : semplice aumento degli adipociti
2- Panniculopatia edemato-fibro sclerotica (PEFS) : la cellulite
La cellulite, o meglio panniculopatia edemato-fibro sclerotica, è una vera e propria patologia e non soltanto un inestetismo della cute, è un disordine microvasco-tissutale.
Alla base di tutto si ha un' alterazione del microcircolo veno-linfatico, quindi una ipo-ossigenazione del tessuto, che con il tempo conduce ad un accumulo di liquidi e cataboliti (sostanze di rifiuto prodotte dalle cellule) a livello dello spazio tra le cellule.
La cellula non riuscendo più ad eliminare le sostanze di rifiuto, rende difficoltoso l'arrivo di ossigeno e di elementi nutrivitialla stessa.
Il tessuto forma nuova fibre di collagene che legano gli adipociti tra di loro, formando veri e propri gruppi di noduli, micronoduli.
CELLULITE CUTE SANA |
Con il progressivo aggravamento del danno, tali noduli aumentando di numero e dimensioni, formando noduli palpabili sulla superficie cutanea.
COME POSSIAMO ACCORGERCI DI AVERE LA CELLULITE?
- presenza di micro o macronoduli
- cute impotermica (fredda)
- possibile presenza di smagliature e/o teleangectasie con predisposizione agli ematomi
- dolore alla palpazione
- pesantezza e/o stanchezza degli arti
DA COSA è CAUSATA LA CELLULITE?
- disordini alimentari, abuso di sale, grassi, alcool, caffè...
- familiarità (ereditarietà) - predisposizione
- sovrappeso e/o obesità
- vizi posturali (piede piatto o cavo)
- malattie vascolari
- malattie ormonali
- utilizzo di alcuni farmaci (es. anticoncezionali orali)
- gravidanza
- fumo
- sedentarietà
- abbigliamento costrittivo
- stipsi
Man mano che il danno vasco-tissutale aumenta è possibile evidenziarne un peggioramento. Possiamo dividere questi peggioramenti in 5 stadi:
1. I stadio (edema) - iniziale alterazione della permeabilità capillare. La paziente avverte solo un' iniziale pesantezza degli arti inferiori. Si nota la presenza di gonfiore (edema) dovuto al ristagno dei liquidi. è difficile riconoscerla ad occhio nudo.
2. II stadio (modoficazione dell'adipocita) - progressivo accumulo di scorie metaboliche che vengono eliminate in modo sempre più difficoltoso, vi è un peggioramento del microcircolo. L'epidermide assume un colorito spento, se viene compressa si arrossa. In questa fase inizia a presentarsi l'aspetto della cute a "buccia di banana".
3. III stadio (fibrosi) - inizia a comparire la fibrosi del tessuto e anche le prime teleangectasie. Alla palpazione il tessuto risulta pastoso e si avverte la presenza di piccoli noduli. La cute risulta fredda e dolente alla palpazione.
4. IV stadio (fibrosi avanzata) - in questo stadio la fibrosi dei tessuti inizia a farsi evidente, la palpazione suscita dolore vivo. La superficie cutanea non è più omogenea e presenta il tipico aspetto a "materasso", è fredda al tatto e se compressa suscita dolore e lascia una depressione che svanisce solo dopo pochissimi secondi.
5. V stadio (sclerosi) - in questo stadio peggiorano tutte le alterazioni presenti, nel tessuto adiposo si formano macronoduli dolorosi al tatto e la pelle si presenta con il classico aspetto a "materasso".
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